Ogni venerdì sera la stessa cosa: “Quindi domani ci svegliamo presto ok? Così al mattino spesa, poi mercato, poi Sophia dorme presto, poi andiamo in centro, torniamo, bagnetto e si va a Milano”. “Sisi ci sto”. Sì. Come non detto. Alle 10.21 apro un occhio. Afferro il cellulare (maledetta dipendenza dalla tecnologia). Sveglio Lui (per…
Ecco. E’ andata. Ormai sono ufficialmente un’adulta (muahahahah). Evidentemente ci sarà chi magari si aspettava un post domenica mattina alle 11 in punto, scritto dalla mano di una trentenne responsabile, fresca come una rosa, e finalmente organizzata. Si… come no. In fin dei conti (purtroppo) nulla è veramente cambiato. Si vabbè…. quasi nulla. Come sempre…
Quindi… chi sosteneva che i 30 anni non avrebbero cambiato nulla evidentemente mentiva spudoratamente. La mia prima notte da trentenne non è veramente andata proprio secondo i piani. Me la immaginavo così: un sorriso sulle labbra, delle stelle negli occhi… e tanta passione… (chi capisce… capisce!) Invece è andata così: Tornati a casa tardi grazie…
Ci ho messo più tempo a partorire questo post piuttosto che mia figlia. Sarà che per compierne 30 (anni) non c’è epidurale che tenga. Dopo qualche respiro profondo, passata la paura e soffiato qualche candelina (noi siamo per il numero e un’unica candela. Ormai c’ho ‘na certa e il soffio è quel che è…) ecco…
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