Ieri ho scattato questa foto. Sabato sera. Luce soffusa. Fiori e candela. Due calici di vino. Un tagliere per due. Un’atmosfera romantica, un momento per noi. Si. Come no. Appena scattata la foto ho preso i due calici e li ho portati in salotto. Lui guardava la partita. Io i bambini. Ho preso la candela…
Questo primo compleanno l’ho atteso e temuto. Tra eccitazine e ansia. Gioia e malinconia. Un primo compleanno organizzato così, un po’ a caso un po’ last minute. Il destino dei secondi figli. La verità è che in realtà un po’ temevo questo momento. Ma dai… che scherziamo? Sarà mica già passato un anno? Io che…
“Oh che bel bambino! Quanto ha? È bravo? Dorme?” Chi di voi non ha mai sentito questa sequenza? Un dato di fatto. Già dai primi giorni di vita sembra che al mondo intero interessi avere informazioni e rassicurazioni sul sonno dei figli altrui. Un concetto poi sempre associato all’essere “bravo”, disciplinato. “Fa dormire la mamma?…
Chi ha tempo non aspetti tempo. E chi non ce l’ha? Se essere mamma non è un “mestiere” facile, essere mamma e lavoratrice autonoma lo è ancora meno. Il tempo è un dono prezioso. Mai quanto oggi concordo e sottoscrivo. “L’importanza è potere dedicare tempo ai propri figli” sostengono alcuni. Ma è proprio così? Io…
Quando ero ragazza e mi immaginavo mamma, avevo per la famiglia un sacco di piani e di aspettative. Poi si sa, la vita va, decide per te e ti travolge in un vortice di emozioni e imprevvisti di vario genere, più o meno belli. Quest’anno però ho deciso di rispolverarne alcuni. E metterli in atto….
Settembre/ottobre è indubbiamente il periodo dei compleanni (altro che Fertility Day… bastava la campagna della mutanda rossa a Capodanno, il bacio sotto il vischio e magari un buon prosecco in offerta). Fate un rapido calcolo e capirete anche voi il perché di così tante nascite in autunno. Io in primis (28 settembre) Petit Frère pure…
Che io non sia mai stata una campionessa dell’organizzazione questo ormai è cosa risaputa. Io ci ho provato eh. Vi giuro, ci ho provato. Ho fatto liste, scalette e impostato decine di sveglie varie nonché promemoria sul cellulare per ottimizzare il tempo. Ma nulla. D’altronde pure la mia app per ricordarmi di bere ha smesso…
Non sapevo nemmeno se dirlo. E poi si. Settembre con l’anno nuovo (perché il vero capodanno è a settembre giusto? E con lui i buoni propositi!) mi ha portato una nuova me. Più vera e senza filtri. Niente maschere tutta verità. A me, fino a qualche anno fa (quattro/cinque più o meno), Geox non era…
Tra il dire e il fare c’è di di mezzo il mare disse qualcuno. E io l’ho capito alle mie spese. Sono sempre stata quella dalle grandi teorie educative. Un po’ prima della classe (per una volta) sfoggiando con orgoglio la mia prole, il mio capolavoro, il mio Poussinou. Poi è arrivato Jules. E il…
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