in Genitori e figli

“Mamme mature”: i pro e i contro di diventare genitori “tardi”

  • 8 Gennaio 2022
  • By elise
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Non è un segreto per nessuno: in Italia, paese dove si tende a far sempre meno figli, quando i figli si fanno, succede sempre più tardi. Politica a parte, studi e carriera nonché la difficoltà nell’impegnarsi in una relazione davvero stabile fanno si ché l’età media dei neo genitori è al rialzo costante.

Oggi, infatti l’età media delle donne al primo figlio è di 31,4 anni. Ma è sempre un bene far i figli in giovane età? Quali sono i pro e i contro nell’aspettare di fondare una famiglia?

Mamme mature o “primipare attempate” cosa significa?

Il termine si riferisce alle donne che aspettano il primo figlio dopo i 35, anche se oggi con l’innalzamento dell’età riproduttiva pare sia più corretto indicare la soglia dei 40 anni per essere definita “primipara attempata“.

Si tratta però di un termine indicativo, ed è chiaro che questo potrebbe non significare assolutamente nulla sul poter portare avanti in modo sereno una gravidanza o meno.

Come già detto molto spesso ogni donna è diversa, ma non solo, ogni gravidanza è unica e diversa. Il consiglio sarebbe quindi: fidatevi del vostro corpo, e del vostro ginecologo.

Come detto più volte, non essendo un medico non entrerò per nessun motivo al mondo nel merito di questioni mediche o legate ai rischi eventuali a livello di salute.

Tuttavia, avendo fatto un primo figlio a 27 anni e il terzo a 34, ho notato alcune differenze, non tutte legate al fatto (ovvio) di avere poi tre figli di cui occuparmi.

Mamme mature: i pro del diventare genitori tardi

Oggi i motivi principali per cui si decide di far un figlio più tardi è che prima di tutto le donne tendono a privilegiare gli studi prima e la carriera poi. Se le nostre mamme e le nostre nonne tendevano a cercare di trovare lavoro “prima” pur studiando, oggi non è cosa rara decidere di prolungare gli studi, anche in base a qualche esitazione sul futuro.

Incertezza, mancanza di sicurezza legate alla paura di sbagliare condizionano di molto le scelte di molti e molte facendo sì che si tenderà a posticipare “il resto”. Ultimo ma non ultimo (anzì) anche la scelta del partner perfetto con il quale creare la propria famiglia potrebbe non essere semplice. Le relazioni, con il passare del tempo hanno subito molte evoluzioni, oggi impensabile accontentarsi.

Diventare genitori più “tardi” della media è sicuramente, nella maggior parte dei casi, legato ad una maggiore stabilità. Economica, sentimentale, lavorativa. Meno spesieratezza, più consapevolezza.

E la sensazione di non essersi “perso” nulla, avendo approfittato appieno della propria gioventù, di essersi divertiti e “goduti” la vita. Di essere uscito, di aver viaggiato, di aver vissuto innumerevoli esperienze con la sensazione di aver “chiuso il cerchio” e completato un ciclo prima di iniziarne un altro.

In modo più leggero, i genitori più “maturi” potranno anche godere dei consigli e dell’esperienza degli amici che ci saranno “passati prima”. Ereditare giochi, accessori, passeggini. Oppure sfruttare quella sicurezza (anche economica) per costruire il proprio corredino e il proprio modello genitoriale.

Insomma chi decide di far figli “più in là” lo fa con la consapevolezza di potere in teoria dar loro più solidità, e una certa serenità derivata dalla certezza di aver concluso tutta una serie di esperienze prima di “impegnarsi” in una famiglia.

Mamme mature: i contro del diventare genitori tardi.

Una cosa va detta però: al di là della motivazione e della buona volontà, con il passare degli anni “l’energia” va a calare. La stanchezza fisica e mentale si fa più presente. Un dato di fatto: i genitori sono più stanchi a 40 anni rispetto ai 30. Specialmente se si tratta di notti in bianco o risvegli continui, oppure del ristmo, a volte, stancante dell’allattamento.

Impossibile non pensare anche al fattore “tempo”. Più si andrà in là con gli anni, meno sarà il tempo “dopo. Ovviamente non sono certamente quei 5 o 6 anni di differenza che cambieranno le cose. Magari nemmeno fossero 10. Però è sicuramente anche questo un dato di fatto.

Se i genitori “più grandi” hanno dalla loro parte una certa saggezza, a volte paradossalmente anche una più grande pazienza nonostante magari la fatica sia di più, hanno anche un divario generazionale più ampio che li rende a volte “meno vicini”, o più distanti.

La difficoltà in effetti stando spesso nel trovare un giusto equilibrio nel capire i figli pur mantenendo la posizione di genitore. Quindi se i genitori troppo giovani rischieranno di comportarsi da “amichetti” o “fratelli maggiori”, una differenza di età troppo grande potrebbe invece generare qualche incomprensione in più.

Diventare genitori è sempre una scelta?

Va detto… non sempre l’età anagrafica al momento di una gravidanza corrisponde a quella in cui avremmo voluto diventare genitori. Se ci sono donne poco più che adolescenti che si ritrovano a portare avanti una gravidanza “non desiderata” o quanto meno “inaspettata”, ci sono altrettanto donne (forse di più?) che quella gravidanza la sognano da sempre senza riuscire a concretizzarla.

Esiste quindi il momento perfetto? Forse no, e forse non è nemmeno giusto chiederselo. In un mondo perfetto, tutte le coppie potrebbero diventare genitori qualora lo desiderassero davvero fortemente, ma sappiamo che la realtà è un’altra.

In definitiva, concluderei dicendo che a prescindere dall’età, che sia giovanissima o “più in là con l’età” è sempre sbagliato interrogarsi sull’età di una neomamma. O sul perché una coppia abbia deciso di metter su famiglia “così presto” o “così tardi”.

In un mondo migliore, un mondo ideale, sicuramente lasceremo che questo rimanga “un affare di coppia” o meglio “un affare di famiglia”. Perché in ogni caso si è già famiglia, anche in due.

By elise, 8 Gennaio 2022
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