“Vedrai, dopo un figlio, la vita sociale te la scordi!” mi dicevano, e io non volevo crederci. a distanza di quasi 7 anni ormai, posso dire che avevo ragione. Un figlio ti cambia la vita certo, ma senza stravolgertela – a meno che tu in realtà sotto sotto non ne abbia voglia. Ammettiamolo, abbiamo tutti prima o poi usato la scusa della finta “febbre improvvisata del venerdì sera” per scappare last minute a qualche appuntamento. Per il resto, la vita sociale rimane – quasi – invariata. Basterà adattare al meglio la scelta del ristorante.
Personalmente sono sempre stata contro i divieti così drastici. I ristorante kids o child free? Li trovo francamente tristi e fuori luogo e mi rimandano ad episodi grigi della nostra storia. Eppure… capisco chi ne abbia sentito la necessità! Perché è proprio da lì che nasce il problema. Forse la prima domanda da porsi dovrebbe essere “perché cresce il bisogno di ristoranti vietati ai bambini?”
E la risposta purtroppo è abbastanza facile e banale. Tutti noi abbiamo avuto prima o poi a che fare con la tavolata rumorosa accanto alla nostra. Con il bambino che urla senza sosta. La madre che urla più forte e il padre che minaccia. La sigla di Peppa Pig a palla e i pezzi di patatina che volano quà e là.
Quando avrai figli anche te capirati!
Ebbene no. Mi spiace, la risposta è comunque no.
Quando è arrivata Sophia, per scelta ma anche un po’ per necessità, abbiamo scelto di continuare a fare la vita di sempre. O quasi. Sarà stata fortuna, sicuramente, ma lei è sempre stata impeccabile ovunque la si portava. Le bastavano qualche gioco e tanti libri da sfogliare. Poteva rimanere lì le ore, sgranucchiando qualcosa di volta in volta.
Quando è arrivato Jules invece la musica è cmbiata. Lui è sempre stato più irrequieto, con tanta fatica a stare tranquillo e fermo specialmente al ristorante. Con lui abbiamo adottato la soluzione che proprio soluzione non è: il tablet. Scelta per la quale oggi mi mangio le mani, perché farla scomparire non sarà semplice. In ogni caso, arrivato lui si sono ridotte drasticamente le uscite fuori a cena in famiglia o con gli amici.
Per il bene di tutti. Suo, nostro, ma anche e soprattutto per quello degli altri commensali del ristorante che non devono doversi sorbirsi le urla e i capricci dei figli altrui. Mi sembra giusto.
Oggi che Jules è cresciuto, abbiamo ripreso ad uscire più spesso, ma scegliendo attentamente il tipo di ristorante. E per la cronaca no, io fuggo come la peste i famosi ristoranti con sala giochi annessa o con ludoteca, fatti appositamente per le famiglie. Questo per lo stesso e identico motivo spiegato qui sopra: se decido di uscire al ristorante, non voglio ritrovarmi in ludoteca. Non voglio urla di bambini, voglio poter trascorrere una serata piacevole. Semplicemente.
Basta cercarli, a Milano ce ne sono davvero tanti. E quello che fa davvero di un ristorante, un ottimo ristorante a prova di famiglia con bambini (piccoli) non sarà di certo la presenza dell’animatrice (di cui i tuoi figli si staccheranno ogni 10 minuti per venirti a cercare) né quantomeno la presenza o meno della famosa vasca di palline…
In realtà bastano pochi ma importanti accorgimenti: qualche intrattenimento per i bambini come i fogli da colorare o qualche giochino da tavolo. Un menù perfettamente adatto a loro, così come il servizio (date pane e acqua in tempo record ai bambini mentre preparate per primo il loro piatto e avrete già i genitori in pugno), e un ambiente che favorisca la presenza di famiglie. Spazio, tavoli non troppo riavvicinati tra di loro, sedie all’altezza e/o seggiolini, eventuale fasciatoio in bagno e un personale attento e disponibile.
Da privilegiare i ristoranti che offrono un servizio piuttosto rapido limitando i lunghi tempi di attesa che per un bambino potrebbero diventare difficili da gestire.
Noi ultimamente stiamo provando diversi locali milanesi e tra quelli promossi a pieni voti c’è la pizzeria da Gennaro Esposito a Milano. Una pizzeria napoletana d’eccezione, con prodotti ottimi e materie prime davvero ottime (il che, spesso, fa davvero la differenza). Il personale è molto attento e cordiale, i tavoli spaziosi e ben disposti. L’ideale per lasciare i bambini intrattenersi almeno fino all’arrivo della pizza (una volta arrivata, dell’intrattenimento non ce n’è davvero più bisogno!).
Oltre alla vasta scelta di pizze create nella tradizione napoletana, una menzione particolare è da dare ai dolci. I miei figli, di solito un po’ schizzinosi, li hanno divorati! Anzì, ad onor di cronaca devo precisare che il cannolo che Jules si è spazzolato in realtà doveva essere mio…
Info per prenotazioni:
Gennaro Esposito Milano
Via della Commenda 43
20122 Milano
Per info e/o collaborazioni, scrivete a Fulvio Aniello
Per contattarmi personalmente, scrivete a Elise Lefort