In cerca di ispirazione ieri notte, pensavo a cosa scrivere navigando sul web (la mia seconda casa).
Volevo scrivere un post sulla mia amica Kate e la sua nuova foto da famiglia perfetta (c’hanno pure il cocker grrrrr..). Grazie al cielo poi, George è finalmente vestito da vero maschietto. Niente più pizzi e merletti da bambola di porcellana (quando ripenso a quell’outfit ancora mi vengono i brividi….) ma un semplice maglioncino azzurrino con il suo nome ricamato. Una nuova tendenza tra le mamme vip sembrerebbe. Eppure io continuo a preferire il chiodo in pelle con tanto di nome borchiato di Blue Ivy, figlia di Jay-Z e Beyoncé (si sono tamarra inside).
Sarà la stanchezza… Sarà che è già quasi lunedì… Sarà l’ora legale, sarà la Primavera (sì sono anziana inside e vivo di luoghi comuni).
Oppure sarà questa settimana piena zeppa appena andata e quella tosta che mi aspetta. Sarà che dopo un week end di eccessi mi aspetta un’altra settimana da “gggiovine”.
L’ho già detto (forse 2 o 3 mila volte pure a Mila infatti) ma la “neo mamma che dice addio alla sua “vecchia vita da giovane” io non ci ho mai creduto.
Insomma, ho fatto un figlio, mica sono ai domiciliari. Si, certo, magari ho detto addio alle improvvisazioni dell’ultimo secondo… Il sito LastMinute.com non lo guardo da un pezzo in effetti.
Questo sì. Ma una seratona in discoteca non me la leva nessuno.
Venerdì ore 19. Sbarco da Mamie per prepararmi dopo una lunga giornata di lavoro. Poussinou è già la dal pomeriggio grazie a Tatie Camille (zia n.2) e ad un migliore amico/collega/socio/driver all’occorrenza. Organizzazione top mode on.
Dopo aver svaligiato l’armadio di mia sorella (io-a-casa-mia-non-ho-nulla-da-mettermi) trovo finalmente la felicità. Materializzata in un abitino di Zara con schiena scoperta. Ecco un vantaggio del prosciugamento da allattamento: ci si può osare l’abito scollato senza reggiseno. Tanto non c’è un cavolo da reggere (io, positiva inside. Sì… Molto inside).
Ore 23.30: arrivo in discoteca. E ora scatta la mia analisi socialo-fashion della nuova generazione (blogger inside).
– ah! Si usa venir vestita da Cleopatra per una serata anni ’80? Ok…
– scusa tesoro se te lo dico … Ma hai dimenticato la gonna… Forse in bagno… Sai come è. Ah, quello è un mini short? Ok.. Come non detto…
– da quando gli uomini (uomini?) ventenni usano la cravatta per andare a ballare?
– azz lo sapevo che non dovevo mettere una giacca nera…. Con sta luce si vedono tutti i peli del gatto… E vabbè creiamo una nuova tendenza (precursore inside)
Intanto reggo la prima vodka lemon.
Con piacere noto che:
– le ragazze vanno ancora in bagno in gruppetto di 3. Ah che bello esiste ancora il momento spettegules davanti allo specchio con ritocco makeup!
– la selfie a tema oppure di gruppo ha sostituito la “duck face”. Era ora.
– fare ingelosire il proprio uomo ballando sculettando attaccata ad un altro porta ancora i suoi frutti (un mio amico ne sa qualcosa).
Intanto reggo la mia seconda vodka lemon (e quella era proprio forte). Evviva!
Un caso poche certezze:
– la discoteca fa bene all’autostima. “Ah cavoli non sapevo potessi piacere ancora così tanto”.
– non c’è cosa peggiore delle coppiette che slinguazzano di fianco a te mentre ti scateni su “Paris Latino”. L’unico caso scusabile è quello in cui i due in questione si conoscono da 4 minuti circa. A questo punto lei chiaramente lo fa per avere un cocktail gratis. Lui invece per fare il figo con gli amici.
– quando passano “La Notte Vola” di Lorella Cuccarini… è decisamente ora di andare!
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=Sykr0FZZW7s]
Quota terza vodka lemon andata. E infatti è ora di andare. Dopotutto sono una donna e mamma responsabile con persone a carico. A volte bimbi, a volte uomini. In questo caso preciso, un uomo già grande da mettere a letto…..
Ed è pure già giorno…
“Tesoro giovedì la tata è già prenotata, andiamo al concerto dei Franz Ferdinand!”
“Chi????”
“Boh che ne so sarà qualche tedesco… facciam finta di sapere chi sia. Ricorda. Siamo ancora gggiovani!!!”
