Lola Rose è l’ultima di tre fratelli e molto probabilmente rimarrà l’ultima. Io, che ci penso già con un velo di malinconia, ho voluto vivermela al 300%. Festeggiando tutto il “festeggiabile”. Ogni mese. Con torte, candeline e foto ricordo.
Avevo molte aspettative per questo primo grande traguardo: il primo compleanno. Come l’avrei vestita? Avremo scelto un compleanno in casa o in qualche location? Chi avrei invitato? I parenti stretti oppure anche gli amici!? E la torta? Avrei optato per una chiffon cake? Una torta decorata con la frutta, con i macarons, e perché non una torta creata con le lettere del suo nome?
Poi è arrivata la quarantena. Che si è prolungata, inesorabilmente.
Il momento è delicato. Anzi, delicatissimo. Ci dobbiamo TUTTI di far prova di estremo rigore, senza eccezione alcuna.
Quindi si la torta. Quindi si i palloncini. Quindi si la decorazione. Quindi si ai festeggiamenti.
Ma rigorosamente da soli.
Ci ho pensato su, moltissimo. In questo momento però tutte le nostre energie devono essere impegnare nell’essere più rigorosi possibile nell’osservare le indicazioni che ci sono state date.
Evitare gli assembramenti, rispettare il metro di distanza tra le persone. Cosa poco facile durante i lieti festeggiamenti per un primo compleanno.
Oggi dobbiamo stringere i denti e collaborare.
Così ci ritroveremo a cinque, con una piccola allestimento, una piccola torta è un collegamento video.
Sarà un piccolo compleanno a casa, tra pochissimi intimi. Solo mamma, papà e i fratellini attorno alla festeggiata.
D’altronde, quarantena o meno, forse è il caso sin da oggi, di tornare a concentrare sull’essenziale.
D’altronde, i più bei traguardi e ricordi, rimangono per sempre nel cuore. Poco importa se siano stati celebrati in grande oppure no.
Siete d’accordo?
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