in Svezzamento

Pappa fuori casa: come organizzarsi?

  • 4 Dicembre 2019
  • By elise
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Pappa fuori casa: come organizzarsi?

Le prime pappe da fare e organizzare fuori casa per necessità potrebbero mandare in crisi qualunque neomamma. Cosa portare? Come portarlo? Ma soprattutto: come facilitarsi la vita?

La primissima “pappa fuori casa” per la mia prima bambina me la ricordo ancora. Con un sorriso. Non so perché ma mi sembrava quasi di dover traslocare. Un contenitore con la pappa preparata inizialmente a casa oppure alcuni ingredienti da assemblare sul momento e da riscaldare al ristorante? Un piattino? Una tazza? Un biberon? Cucchiaini? E dopo, come lavo tutto?

Chiaramente, al ristorante sarà “facile” nella maggior parte dei casi, chiedere la cortesia di poter lavare piattino o cucchiaino. Un po’ più complicato se si ritrova a dare la merenda “en plein air”, al parco, per strada, al mare perché no.

Molto sinceramente, a quanti di voi è capitato di avvolgere il cucchiaino in qualche fazzoletto, o nel bavaglino sporco per poi riportarlo a casa?

A me spesso. Spessissimo. Con il rischio, ovviamente, che il bavaglino si srotolasse in borsa, lasciando il cucchiaino sporco vagare tra le chiavi di casa, il portafoglio, e mille altre cose.

Pappa fuori casa: come semplificarci la vita

Con Lola Rose, essendo al terzo figlio, devo ammettere di essere molto più rilassata. Non mangia oggi a cena? Pazienza. Non ama lo svezzamento indicato dal pediatra (brodo vegetale – crema di riso – omogeneizzato – verdure)? Pazienza, proveremo altro. Con lei ho “mollato la presa” e cavoli se fa bene! Mollare la presa, togliere il superfluo, puntare all’essenziale e, appunto, concentrarsi sull’essenziale.

Se siamo fuori casa basterà la pappa in un contenitore da riscaldare, un vasetto di omogeneizzato in vetro, la tazza dell’acqua, un bavaglino e un paio di cucchiaini. Per quanto riguarda questi ultimi, ho risolto la questione con i cucchiaini di MAM con tanto di coperchio. Un coperchio, un porta cucchiaini, con due scompartimenti per riporre i cucchiaini senza lasciarli “insieme”. L’ideale se dobbiamo trasportare un cucchiaino pulito e l’altro sporco.

Due cucchiai di forma diversa, uno più lungo e stretto, perfetto per i vasetti di pappa piuttosto profondi (quelli per colpa dei quali ci sporchiamo sempre le mani cercando di raccogliere la pappa in fondo… avete presente?), e l’altro un po’ più corto e largo. Il primo, essendo lungo, potrà anche essere afferrato assieme al bambino (noi siamo nel pieno di questa fase) mentre l’altro sarà perfetto per essere tenuto da solo dal piccolo (ancora non ho osato tentare l’esperimento).

I due cucchiaini invece, cambiano colore con il calore della pappa, più o meno velocemente a seconda del calore. Aspetto comodissimo nel caso si debba riscaldare la pappa fuori casa in microonde (col rischio che la pappa sia bollente dentro, e tiepida fuori).

Le fasi della pappa

Noi abbiamo avuto un inizio piuttosto movimentato. Lola Rose faceva fatica ad accettare la pappa, mangiava con svogliatezza, annoiandosi presto e disinteressandosi al piatto. Ho quindi deciso di non imporci tempi né schemi troppo precisi. Di lasciare piuttosto che le cose s facessero con naturalezza. Lasciandola anche libera di giocare e sperimentare. Nella prossima “puntata” ve ne racconto di più!

By elise, 4 Dicembre 2019
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