Io e Lola Rose siamo state in ospedale dieci giorni. Non per lei, per fortuna, ma per sistemare un mio piccolo disturbo post parto con calma. Dieci giorni che ci hanno permesso di riposare e rimetterci in sesto in vista del ritorno a casa, ma che allo stesso tempo hanno spesso e volentieri messo i miei nervi e la mia pazienza a durissima prova. In quei giorni però ho potuto contare sull’affetto di molti. Mia mamma che venia a trovarci dopo il lavoro con cappuccino, biscotti e due braccia amorevoli per tenermi un po’ la piccola, la mia migliore amica con la colazione al sabato mattina, lasciando a casa marito e figlia per permettermi di fare una doccia e truccarmi attorno ad un caffè e lunghe chiacchierate (il gossip in ospedale fa miracoli), mia cognata con la sua presenza a sorpresa durante la pausa pranzo, ma anche il socio che faceva uno strappo in ospedale a portarmi alcuni regali mandati dalle aziende per improvvisare unboxing e farmi sorridere.
Tra i regali ricevuti, un adorabile kit nascita firmata Petit Bateau con una tutina, un cappellino in cotone, un bavaglino, un doudou (lenzuolino di cotone multi uso) e ovviamente un pupazzetto 100% cotone. Un cofanetto chiuso con l’immancabile nastro millerighe, con tutto l’occorrente per i primi giorni (ma anche quelli successivi). Bianco, unisex. Personalmente ho apprezzato davvero tanto. La tutina in cotone è molto comoda, confortevole, e perfetta sia per la notte che per le giornate a casa (o per la visita con il pediatra, potendo essere interamente aperta sul davanti). Il cappellino è perfetto da tenere sempre con sé o nella borsa per il cambio, per proteggere bebè dal vento improvviso (e in questi giorni succede piuttosto di frequente), e i bavaglini non sono mai troppi (se poi si abbinano all’outfit del piccoletto ancora meglio).
Il doudou e il pupazzetto sono sempre con noi e ci accompagnano ounque, e questo fin dalla nostra uscita dall’ospedale.
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