Mi è venuto così, mentre ieri a cena Lui tra una cosa e l’altra mi ha detto: chissà cosa staranno preparando Jerry & Reba (i nostri amici/famiglia del cuore in Ohio)
E perché?
Oggi è il giorno del ringraziamento! Ieri sera, il famoso party della vigilia! (Quello mancato anni fa da Giorgio che si è ostinato a voler prendere un aereo due giorno prima Thanksgiving. Il peggior giorno dell’anno per volare negli USA. E infatti. Ha rischiato di mangiare tacchino riscaldato in aeroporto)
Thanksgiving. Me ne ero quasi dimenticata, intenta in questi giorni a pensare al black friday per comprarmi quella-cosa-li-in-più-che-non-mi-serve.
Eppure, se penso al Black Friday (appunto), ad Halloween, al Capodanno Cinese (sono sempre più i brand che vi dedicano una special collection, Dolce & Gabbana a parte, ovviamente) mi chiedo sempre del perché non si sia potuto importare anche il Giorno del Ringraziamento. Pur non facendo parte della nostra storia, non è quello un modo meraviglioso per esprimere la propria gratitudine!?
Se la gratitudine fosse un anno, per me sicuramente sarebbe il 2018. Un test di gravidanza prima della partenza per le vacanze. Una notizia inattesa seppur desiderata. Una sorpresa. Una scintilla di luce nel momento forse sbagliato, ma che non sarebbe mai stato più giusto.
Un sorriso, due sorrisi. La vita.
Un’ecografia. Una certezza. È femmina. Un cerchio che si chiude. La dolcezza di Sophia. La sua curiosità. I baci di Jules. Il suo sorriso quando torno a casa.
Come non essere grata soprattutto oggi? Potessi, mi tatuerei la parola grazie oggi stesso, per non dimenticarla mai.
Grazie, per ogni nottata affollata
Grazie, vita, per aver cambiato i miei piani
Grazie per ogni attimo di stanchezza
Grazie per le grida scatenate dei bambini, grazie per le risate che rimbombano per casa
Grazie per quella casa ormai troppo piccola
Grazie per le incertezze
Grazie, anche, per le lacrime
Grazie per le giornate troppo corte
Grazie per le giornate troppo piene
Grazie per i momenti di solitudine
Grazie per le mie certezze e grazie per gli imprevvisti
Grazie per quei calcetti. Grazie anche per quelli scomodi.
Grazie per avermi dato la possibilità di vivere questa vita, tutta, bella o brutta.
Grazie vita.
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