“Mio fratello fa solo il verso della mucca!” Questo è quanto risponde Sophia, ridacchiando quando glielo chiedono. E se risponde così, è perché rispondiamo così anche noi. No, tecnicamente non è proprio verissimo. Ma a casa mia si usa dire “domanda idiota, risposta idiota“. Io ho sempre osservato un certo pudore nel fare domande alle altre mamme, perché nessuno può sapere davvero cosa nasconde la risposta dall’altra parte. Ora non fraintendete. Nel nostro caso non c’è nulla di cui preoccuparsi. O almeno per ora.
Io non sono mai stata di natura molto apprensiva. Sarà il mio lato francese… A casa nostra i bambini mangiano talvolta alle 19, a volte alle 20.30. Fanno il bagno anche dopo aver mangiato, e possono uscire quando piove. Non ho mai impedito loro di sudare e rabbrividisco quando me le rendono con la canotta infilata nelle mutande. Vale lo stesso per i “progressi” delle fasi della crescita.
Sophia ha parlato presto. Prestissimo. Anzì, l’altro giorno riguardavo un video in cui, alla stessa età del fratellino, “leggeva” o meglio, “riconosceva” la parola “Esselunga” su una bottiglia d’acqua.
È femmina! Si sa, le femmine sono avanti!
L’ho sempre detto e sempre pensato, spesso ironizzando. Non è certo una gara, e poco importa chi è avanti. Prima o poi arriveranno tutti alla meta. Ma tendenzialmente, le femmine sono più avanti?
Verità o falso mito?
Nel nostro caso, perché non c’è regola che tenga, Sophia può sembrare sì più avanti. Più riflessiva, più curiosa di imparare, paziente e più portata o intenta forse ai lati più “intellettuali”. Dall’altro campo però è molto timorosa, e più cauta a livello motorio. Ha camminato né tardi né tantomeno presto. Ed ha imparato ad amare lo scivolo da quando ha iniziato la scuola materna.
Il fratellino invece è ora fin troppo spericolato. Ha camminato abbastanza presto (neanche tanto presto, però si notava già che fosse prontissimo e con una gran voglia di indipendenza).
Per noi è facile da capire: Sophia e Jules sono due bambini bilingue che imparano francese e italiano in contemporaneo. Questo porta loro a dover memorizzare la stessa parola in due lingue diverse allo stesso momento ed è quindi molto facile che i bambini che imparano due o più lingue in contemporaneo tardano un po’ nel parlare rispetto ai loro coetanei.
L’importante è non preoccuparsi e non stressare i bambini, semplicemente rispettando i loro tempi ed accompagnando i loro progressi.
Nel caso di bambini bilingue, bisognerà fare attenzione a rispettare la proprio lingua per non confonderli. Infatti, rispetto a sua sorella maggiore, Jules è più confuso perché anche se il suo riferimento in francese rimango io mentre il riferimento italiano rimane il papà, capita spesso che lui mi senta parlare in italiano, così come sua sorella che passa spesso da una lingua all’altra.
Insomma. Il verso della mucca ci sta tutto! Mmmmm!
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