La verità è che in realtà un po’ temevo questo momento.
Ma dai… che scherziamo? Sarà mica già passato un anno?
Io che fino ai sei mesi quasi l’ho chiamato neonato, di certo ancora non sono pronta a rinunciare ai “mesi” (ma fine ai 18 si può fare giusto?)
Io in realtà ci avevo pensato su un sacco. Per parecchio tempo. Anzi a dire il vero qualche idee le avevo appuntate anche mesi fa. Quando il festeggiato era ancora un frugoletto in fasce. Fino a lasciarmi scivolare il tutto tra le mani, pensando piuttosto al tempo che scorre inesorabilmente e volecemente.
Quindi che facciamo? Mongolfiere (‘n’altra volta?), barchette e righe (aridaje), o un bel tema autunnale con colori caldi, elementi della natura, foglie secche e castagne, risotto alla zucca e stampe volpe?
E niente di tutto ciò. Alla fine si è optato per un bel tema “cielo” (meteorologico come piace a me…) con tanto di nuvolette e stelline. Un cielo stellato. Di giorno. Sì sì.
Sì lo so. Ci sono molte persone che lo sanno fare molto meglio di me. Ma ecco. Qui c’era parecchia fretta e il chiodo fisso del fare tutto tale quale a quanto fatto per la sorella maggiore, ad eccezione della torta per la gioia di tanti.
Un primo compleanno en petit comité dato il periodo dell’anno, il meteo incerto e la casa in formato piuttosto ridotto. Nonni zii e bona cosi.
Amo i compleanni. Amo le ricorrenze. Amo festeggiare. Qualcuno potrebbe anche chiamarmi “megalomane” ma non importa. Non sono solita viziare i miei figli. Non compro regali senza motivo e non assolutamente contraria al “premio” per il comportamento, per il buon voto, o perché “hanno fatto i bravi”.
Per me educazione e buone maniere non sono contrattuabili. E il solo fatto di imporle a loro è già anch’esso un regalo per quanto mi riguarda. E so che un giorno apprezzeranno.
Detto ciò, tutto quello che non investo in regali e vizi inutili, lo uso invece per i nostri ricordi. E so che potrebbe risultare frivolo, ma in cuor mio vorrei che un giorno ricordassero tutti i loro compleanni, uno ad uno. Fosse anche solo riguardando le fotografie.
No, non mi sono affidata al boss delle cerimonie, ne tantomeno ad un party planner (suvvia per quello ci sarà tempo vero? – ricordo ancora con un brivido la conversazione tra una cake designer e una neo diciottene accompagnata dalla madre… ) e il risultato è tutto sommato abbastanza semplice (come già detto, purtroppo ancora non vivo in una reggia).
Ancora una volta le light box e altri oggetti luminosi di A Little Lovely Company sono stati utilissimi. È bastato un letter banner con il nome del festeggiato, luminosi auguri, tovagliolini con stelline e piccole girandole da regalare ai bambini.
Da vera anima della festa, il piccolo festeggiato ha dormito gran parte del pomeriggio (recuperando tutte le ore di nanne pomeridiane mai fatte quando invece alla mamma sarebbe servito…).
Allestimento: a little lovely company, Maisons du Monde, Tiger, Ikea
Look Maman: camicia a stelline Zara (il resto non si vede, peccato, le mie calze Gallo erano fighissime 😀 )
Look Petit Frère: t-shirt marinière Hublot comprata quando lui era ancora nella pancia di mamma…, pantaloni Bout’Chou
Look Poussinou: camicia Primark, pantaloni Petit Bateau
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