Questa mattina tra un sorzo di caffè e l’altro, Lui si rivolge a me: “ma ti sta venendo il solito herpès? Sei rossa sopra il labbro”
Panico.
no, cosa dico…
PANICO
Ho subito toccato, tamponato, toccato il legno, finto legno, legno verniciato, plastificato del tavolino Maisons du Monde (funziona lo stesso?), fatto due/ tre scongiuri, una preghiera (funzionerà con me?) e pronunciato due, tre , quattro cosette che in teoria non si dovrebbero pronunciare al mattino. A colazione. Davanti alla figlia quasi quatrenne che ripete tutto-specialmente-quello-che-non-dovrebbe-ripetere.
Che Dio me la mandi buona (tanto per rimanere in tema religioso/battesimo). Sì, lo so che io e lui abbiamo un rapporto piuttosto conflittuale. Ma questo succede nelle migliore famiglie giusto? Almeno in tv succede sempre così.
E poi niente (che mi abbia ascoltato), sembra fosse solo un falso allarme (ma rimango vigile, vigilissima). Vero che ultimamente Lui mi ha trovato tutta una serie di sfoghi un po’ ovunque.
Questo prima che capissi che in teoria non si trattavano di sfoghi, ma della foga di Petit Frère che, la sua mamma, se la tritola tutta, la graffia, la stroffina, insomma…. la usa come anti stress, anti dolorifico, anti tutto.
Questa settimana è stata, è tutt’ora elettrizzante. Farei subito un’altro figlio per organizzare il battesimo. No vabbè dimenticate subito quanto detto. Ho appena bevuto un caffè di troppo. Sarà per quello…
E poi… sono già in missione compleanni. Qello di Poussinou, già praticamente predefinito, e il primo compleanno di Petit Frère (altro avvenimento indimenticabile nella vita di una mamma) che, ve lo devo confessare, prenderà spunto del tema battesimo (mi piaceva troppo per non riciclarlo).
Veniamo a noi. Ai nostri preparativi.
La mamma ha un piano B. Anche se non molla il piano A. Grazie Asos, sei tutti noi.
Poussinou non ha un piano A, ma, ai dire della mia casella email, dovrebbe arrivare entro oggi. Che bello. Un suspens tremendo, ancora meglio dei migliori film americani.
D’altronde io sono quella delle cose “all’ultimo“. Quella delle imprese impossibili.
E piano piano sto trascinando pure tutto il mio entourage nella mia follia.
Per dire, ieri mia mamma è “volata” in centro per rimediarci quattro bracciali Cruciani C dal “colore di Petit Frère“. Ossia verde acqua.
Sì. Eh beh… ce li aveva anche Poussinou… mica Jules poteva farne a meno no?
Suspens sì, ma con tranquillità. Questa mattina il corriere ci ha portato uno splendido piano B. Grazie a Malvi & Co.
Petit Frère? Rimane tutto ancora Top Secret. Ma lui è a posto, anzì, a postissimo. Invidiatissimo direi.
Notizia dell’ultima ora: l’abito attesissimo (e attesissimo è dire poco) di Poussinou è arrivato.
Finisco di digerire quei due finocchi bolliti ingoiati per pranzo, e finalmente mi rilasso.
Forse.
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