E alla nostra routine tetta – sonnellino – tetta – pannolino – tetta – coccole – tetta – sonnellino – tetta – passeggiata – tetta – ehm vabbè ancora tetta e così via ora è subentrato pure il gioco. Sì ok. Andiamoci piano. Noi ancora si “giochicchia“. Si cerca di capire cosa cavolo ci stanno a fare quelle cose lì se non si mangiano.
Ed è bellissimo oltre che utile per la sua crescita vederlo interagire, incuriosirsi, interessarsi e innervosirsi (sì) pure.
Ora. Non immaginatevi giocattoli impegnativi. E’ ancora presto per i puzzle 3D (grazie al cielo) e per i Lego con mille mila pezzi.
Qui ho voluto fare una scelta dei giocattoli migliori testati con mano, a prova di bavetta di neonato. Giocattoli da comprare o regalare perché non è vero che “così piccoli a cosa serviranno mai i giochi?”
Non è mai troppo presto per iniziare a giocare e imparare ad interagire col mondo. E non c’è nulla di più bello, del crescere giocando.
SOPHIE LA GIRAFE – Un po’ “banalotto” forse, o quanto meno scontato eppure lei non poteva non essere citata. Non conosco bambino che sia cresciuto senza. Morbida al tatto, facile da afferrare, perfetta da mordicchiare. Sophie la Girafe è senza ombra di dubbio uno dei primissimi giochi che rapiranno l’attenzione di bebè. E non appena si faranno sentire i primissimi dentini, sarete ben felici di averla al vostro fianco. Il suo inconfondibile profumo alla vaniglia farebbe tornare chiunque nell’infanzia. Mamme apprensive? State tranquille! Sophie è realizzata in caucciù 100% naturale, con colori alimentari.
HEIMESS – Sono una vera patita dei giocattoli in legno. Più belli, spesso meno ingombranti e se proprio devono “ingombrare” quanto meno lo fanno con eleganza! Niente di ingombrante però per i più piccolini ma tanti giocattolini deliziosi realizzati con legno di acero, faggio e noce dall’azienda tedesca. Ho scoperto il marchio cercando un giocattolino da appendere al passeggino, per distrarre Petit Frère durante le sue prime passeggiate, volendo evitare però i classici peluche (che si sporcano facilmente e raccolgono di tutto in giro) nonché la plastica che poco mi piace. Portaciucci, catenelle per carrozzine e passeggini e altri giocattoli sono dipinti con vernici atossiche.
LES LILLIPUTIENS – Piccoli sonaglietti ludici e colorati. Una famiglia, una banda di amici da collezionare (quasi più per la mamma che per bebè!). Il vero punto di forza dei sonagli Les Lilliputiens è in primis la loro leggerezza. Sono molto facili da afferrare e maneggiare per le micro manine dei piccoli neonati (o meglio lattanti… devo ancora abituarmi perdonatemi ma forse ancora non sono prontissima a vederlo crescere). Noi abbiamo adottato in famiglia la signorina Pulcina detta Piou-Piou, che fa i suoi versetti mentre viene scuotata, e l’amico Draghetto dal collo lungo lungo che suona se viene stritolato (stritolare… il passatempo favorito dei più piccini). Chiaramente possono essere messi in bocca senza pericolo alcuno e sono facilemente lavabili in lavatrice.
KICONICO – La mascotte di Imaginarium è uno dei peluche che personalmente non vedevo l’ora di prendere per i miei bambini. Prima per la sua morbidezza. Secondo perché se lasciato tra la biancheria di mamma oppure nel lettone per una notte, si impregnerà di quel profumo di mamma rassicurante e famigliare. Infine perché con le sue orecchie asimmetriche si vuole portatore di un messaggio di tolleranza e amicizia verso chi può sembrare “diverso”.
GRIMM – L’arcobaleno di legno Grimm è uno dei grand must-have per chi ama i giochi di legno. Certo… magari questo non è adatto proprio al neonato. Quanto meno per poterci giocare. Ma per qualche mese basterà usarlo come decorazione! No? Esiste in tre versioni, grande, media e piccola.
Petit Frère veste: Laranjinha
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