Oggi mentre passeggiavo per casa, un mug di caffè alla mano e un plaid Oysho a mo’ di scialle sulle spalle (oddio… in tartan quindi perfettamente in linea con i trends di stagione… ma pur sempre un plaid) mi sono imbattuta in uno specchio. Lo stesso specchio nel quale immortalavo i miei outfit durante la gravidanza (li ricordate? se cercate su Instagram i miei hashtag #vestirsingravidanza o ancora #vestireilpancione li trovate pressoché tutti).
E’ buffo perché mi ero promessa di continuare la mia piccola tradizione settimanale una volta nato Petit Frère.
Poi boh.
Anzi, boh un corno. Poi il cesareo, il morale un po’ sotto alle Louboutin (esiste per caso il cesareo blues?) e la mia nuova vita da mamma (nuova perché diversa da come la avevo immaginato questa volta) hanno preso il sopravvento.
Ma è davvero così che voglio sembrare? I capelli sempre raccolti, due occhiaie (s)mascherate così così, i leggings Intimissimi un giorno sì e l’altro pure e una vestaglia pecora Oysho in pile come vero evergreen? (Santo Oysho prega per noi…)
Un ringraziamento particolare va a tutti quei vip che hanno reso “hype” il bicchierone di caffè. Un nuovo accessorio must-have. Per la serie: coffee is the new black (che poi loro dentro ci mettano una nuova tisana bio depurativa all’essenza di fieno cavoli loro… io continuerei col caffè se siete d’accordo)
Riguardo ai colori però, per il mio guardaroba da bis-mamma sono partita dal total black in stile Eva Kant (che sfina vero???) al bianco latte per minimizzare e prevenire ogni incidente (ricordo ancora un pomeriggio, uno dei miei pomeriggio di alto livello sociale, in cui un amico di mio compagno è venuto a trovarmi. Dopo averlo salutato, mi sono resa conto di avere una bella chiazza di latte sulla maglietta…….).
Tra un po’ cambierò e passerò al beige e alle sue “50 sfumature di Plasmon”.
Sono tanti oramai i blog e le varie riviste di settore e non che ci vogliono dare dritte sul look da adottare durante i nove mesi della gravidanza. Sì ma dopo???
Ve lo dico io: il bello viene dopo! E’ vero che sia piuttosto complesso vestirsi adeguatamente con il pancione (io sono stata parecchio fortunata nella sfortuna. A dieta causa diabete gestazionale presi soltanto 7 chili) ma dopo è ancora più difficile.
Serve un look COMODO per FACILITARE l’allattamento. Un look che però allo stesso tempo ci faccia sentire belle, donne, e femminili. A tal proposito mi sarebbero serviti fin da subito i consigli dell’esperta di stile e Image Consultant Rossella Migliaccio (da quando ho letto il suo post il mio guardaroba ha subito qualche drastico cambiamento!)
Ed è una bella impresa. Io da sempre avevo in mente queste mamme stupende, che alzavano delicatamente la maglietta con garbo ed eleganza, per dare il seno al loro piccolo.
Nella vita reale lasciate che ve lo confidi… E’ tutto diverso. Sarà che io ho tutt’ora una scarsa, scarsissima prima (la t-shirt dovrei quindi tirarla su fino alla gola e tenerla col mento), sarà che mio figlio esige la comodità prima di tutto, e non ammette nulla in testa (t-shirt, tessuti vari, mani altrui…) sarà…
Ma con l’allattamento la comodità è spesso un optional.
Una camicia? Sulla carta è l’ideale. Ma dopo la terza camicia macchiata di latte, a meno di avere il guardaroba di un broker di Wall Street vi troverete un po’ in difficoltà.
Io ho deciso di optare per le t-shirt abbottonate… ma soprattutto, i cardigan.
Sì i cardigan o vari twin-set super chic e bon ton.
Tanto per poter rivalizzare a pari armi con le mie più grandi rivali di stile all’uscita della scuola materna. Loro.
Le sempre perfette e tirate a lucido.
Le NONNE dell’hinterland milanese!
Ma di loro vi parlerò un altro giorno! (E non vedo l’ora di chiedere a Rossella un consiglio sul look perfetto da adottare per fronteggiare con successo tale situazione! 🙂 )
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