Ora mi è tutto chiaro. Questa cosa del “il bambino deve abituarsi progressivamente” è una gran bufala. L’inserimento, è stato creato per le mamme!
Ore 22.55. Ho appena finito di compilare i vari fogli per la scuola. Avevo un piano per contrassegnare tutto il materiale con graziose etichette. Infine ho scritto a mano, alla buona, sulle etichette o direttamente all’interno delle scarpe, con la penna indelebile.
Abbiamo finito il primo lavoretto da consegnare alle maestre. Non chiedetemi perché, ma mi sono riempita le dita con la super attack. Poi uno si chiede perché non tutti possano lavorare con i bambini… Evidentemente un motivo ci sarà.
Sono quasi le 23. Poussinou è a letto già da un pezzo. L’outfit per il primo giorno di scuola è pronto. Anzì, ce ne sono due. Casomai. Domani a seconda dell’umore sapremo cosa fare. O forse no.
Sono le 23. Un attimo fa erano le 20.30 ed ero quasi soddisfatta della mia tabella di marcia. Ora. Uno non può far due cose al volo che passano tre ore così all’improvviso.
L’inserimento, ne sono convinta, è stato inventato per le mamme.
Il primo giorno di scuola non si scorda mai. Cioè, le mamme non se lo scordano mai. Personalmente, il mio l’ho rimosso.
Domani sarà un grande giorno.
Domani dovremo essere pronte.
Domani dovrò essere pronta.
Pronta a lasciarla al mondo. A vederla crescere.
Pronta a poggiare questo zainetto da bimba (quasi) grande su quelle piccole e fragili spalle. Questo senza versare una lacrima.
Pronta a fare un passo indietro. A dare un bacio in meno, ma un incoraggiamento in più.
Perché fare figli è anche questo. E’ riuscire a lasciare loro volare con le proprie ali.
Domani è anche il mio primo giorno di scuola.
E imparerò a lasciarti andare almeno un po’.
E per questo serviranno qualche giorno, fiducia e coraggio.
Per questo mi servirà l’inserimento.
