Perché noi tutte ancora crediamo nelle favole…

Ieri sera ho avuto la fortuna di partecipare all’anteprima del nuovo film Disney Cenerentola.

“Al Festival di Berlino ha riscosso un enorme successo.. Pure i critici più freddi hanno pianto”
Ok. Andiamo bene. Io potrei quasi piangere persino davanti a Peppa Pig. Per dire.

Avrei potuto portarci Poussinou ma a due anni e mezzo è ancora troppo piccola per il cinema, soprattutto per un film. No problem. Ci porto mia madre! Così il connubio madre/figlia è salvo!

Cenerentola? Scarpe? Non avendo scarpe sbrilluccicose a disposizione (ma forse ho ora un urgente bisogno di comprarne un paio) ho optato per le più belle che ho: le mie Louboutin … Poi (troppo tardi) mi sono ricordata della teoria di Monsieur Christian su quella cosa che una donna con le sue scarpe non ha bisogno di camminare e bla bla bla… mica son fatte per essere comode e bla bla bla…

Grazie. Di cuore, grazie.

Come da copione ho perso una scarpa per strada. Cinderella mood proprio.

Il momento out della serata è sicuramente stato il nostro incontro con Arisa. Vi illustro la scena: io e mia madre davanti al mega poster per una tra i milioni di scatti. In posa. Arriva Arisa. Con mossa friendly si piazza davanti e esclama un “dai facciamo la foto assieme???”
Mia madre (che non la conosce) la guarda come se fosse pazza con uno sguardo che equivale ad un “ti levi?”
Io mi sono accorta del tutto. Troppo tardi. Rido. E finiamo il book fotografico.
Non contenta decido di peggiorare la situazione. Vedo una pr che conosco e che visibilmente si sta occupando di Arisa. Lancio un “ciaoooo!”. Si gira Arisa. Mi sorride e io nonsoperchènonsoperchènonsoperchè rispondo “eh no non ha sentito” (un po’ come quella volta con Laura Chiatti: “ciao, piacere, Laura!” – Ciao, piacere, Laura! “Lei: “davvero??? Anche tu” io: NO! E parte la risata nervosa…….).

Il film è migliore di quanto me lo aspettassi. Disney non sbaglia mai un colpo. Ho pianto a sufficienza. Praticamente un fiume di lacrime. Ed ero pure già raffreddata. I miei vicini di posto ringraziano. Gli attori sono favolosi. La giovane Lily James, incantevole.
Le luci, i colori, ti farebbero perder la testa. Dall’inizio alla fine un vortice di emozioni.
I costumi poi?
Comunque ho deciso. Pure io voglio una fata madrina. Una che ci sappia fare con le scarpe. Pure io voglio provare le scarpette di cristallo (che poi dopo i chilometri fatti oggi con le Louboutin cosa saranno mai???).

Io sono sempre stata una gran romanticona. Fate e Principesse? Roba mia grazie. Ricordo che quando ero all’elementare, una maestra scrissi sulla mia pagella che sognavo troppo e pensavo un po’ troppo alle favole.
Allora. 1. Non è vero. 2. Che male c’è? 3. Magaaaari fossi rimasta così.

Ma la cosa che mi ha dato più. Da pensare guardando il film, è che se da bambina mi commuovevo alla fine vedendo Cenerentola è il Principe riuniti, oggi ho pianto, ho pianto molto, ma per altro. Al momento in cui infila la sua scarpina di cristallo davanti al Principe, ho pensato: chissà come sarebbero fieri i suoi genitori. Ho pensato a sua mamma. Alla fierezza di un genitore vedendo la propria bambina finalmente felice.
Oddio ho pensato da mamma!

È buffo è strano rendersi conto di quanto, bensì tu sappia la storia a memoria, vedrai e vivrai un film diversamente a seconda dell’età. La bellezza c’è sempre. L’emozione anche. È solo diversa.

La mia teoria personale è che se ho pianto, è perché noi tutte vogliamo il lieto fine per i nostri figli. In fondo… Anche noi “grandi” vogliamo continuare a credere nelle favole. Perché la magia esiste davvero giusto?

Oh comunque… Siamo arrivate a casa a mezzanotte esatta. Manco a farlo apposta.

Se questo non è magia…