Qualche giorno fa, durante una pausa caffè & chiacchiere con una conoscente, il discorso è scivolato irremediabilmente sui figli. Un classico non appena si diventa mamme. Ma in fin dei conti non riusciamo davvero a farne a meno.
Ad un certo punto mi guarda e mi dice: “dai poi speriamo che il vostro prossimo sia maschio“.
Ecco. In quel momento lo ammetto, ho fatto le corna, toccato il legno del tavolo e invocato interiormente un paio di santi. Non me ne vogliano le mamme-dei-maschi.
Se ci penso, se solo ci penso un attimo mi dico e mi convinco che non sono affatto pronta all’idea. Pubblicamente dico ridendo che come minimo dovrei intanto fare un restyling totale della cameretta ROSA e FUCSIA di Poussinou. E non mi sembra il caso. La realtà invece è tutt’altra. E’ prima di tutto una questione di insicurezza e di “paura dell’ignoto” (anche perchè chi mi conosce per bene sa benissimo che l’idea di un restyling non mi spaventa affatto anzi. Ikea vieni a meeee).
L’ignoto invece fa paura eccome. Già solo per il nome “I-GNO-TO”. Che brutto.
Sì allora è chiaro che sappia benissimo di cosa si tratta parlando di “maschi”. Ma solitamente quelli che conosco hanno tutti la barba o quanto meno un accenno, bevono birra, urlano frasi incomprensibili davanti a qualsiasi schermo che trasmetta una partita, hanno paura di impegnarsi, oppure paura di impegnare la propria casa con troppi sacchetti, mentre non spaventa loro l’idea di indossare il marrone con il nero, e infine si nutrono prevalentemente di carboidrati e scatolette di tonno. Con quelli in formato ridotto invece, ecco … non saprei.
Io sono la prima di tre sorelle. La prima di cinque cugine. Tutte femmine. I figli dei cugini dei miei genitori? Tutte femmine. Due di loro sono diventate mamme … di due femmine.
Ora mi capite? Ah no capite più Lui? E come darvi torto…
Quando sono rimasta incinta infatti ci speravo … nella femmina. Lui avrebbe preferito un maschio ma allo stesso tempo era rassegnato all’idea. Anche se vorrei ricordare che il sesso del nascituro viene “determinato” dall’uomo.
“dammi una X, dammi una Y…” (cioè manco le ragazze ponpon)
In ogni caso io con i maschietti non ci saprei proprio fare. Che poi, a cosa giocano i maschi? Cosa guardano i maschi? Cosa pensano i maschi? Come si vestono i maschi? (naaa scherzo questa invece la so!).
E per la cronaca non sopporto chi mi dice “dai … così fai la coppia“! Ma veramente io non starei giocando a carte (sono pure negata tra l’altro).
Non sono pronta a parlare di dinosauri.
Non sono pronta a giocare al poliziotto, alla lotta, a Kung Fu Panda.
Non sono pronta a “gelarmi” agli allenamenti di calcio (per non parlare delle partite di sabato mattina)
Infine … non sono pronta a diventare poi …. ehm … “quella suocera”!
Io voglio giocare alla parucchiera
Voglio guardarmi film sdolcinati “da ragazze” e poi portare mia figlia a vedere musical
Voglio comprare mini tutù coloratissimi e scarpe brillantinose
Voglio potere tornare a giocare con le Barbie
Voglio poter comprare una casa delle bambole
Voglio poter scegliere tra gonne o pantaloni, sandali o espadrillas, trench o poncho …
Voglio poter decidere se oggi vestirla da mini fashionista oppure da bambolina.
Voglio ritrovare abiti dal sapore retrò. Abiti con stampe floreali. Abiti con smock, collo claudine e fiocchi dietro alla schiena. Abiti come quelli che indossavo anch’io una volta. Quando le mie uniche preoccupazioni erano decidere se giocare con le bambole opuure le barbie.
Voglio vestirla con abitini sfiziosissimi “da copertina” e fare una torta al cioccolato.
Voglio divertirmi con tutta la collezione Malvi & Co.
Nato 10 anni fa, Malvi & Co punta su uno stile elegante, autentico e a misura di bambini, pur garantendo un buon gusto e una qualità tipicamente italiani. Un brand fatto per i bambini, che seduce anche le mamme.
Abiti prodotti manualmente con tecniche sartoriali, per un risultato d’effetto, con dettagli sfiziosi e quasi couture. Applicazioni, smock, crochet, inserimento di nastri e fettucce sono solo alcuni dei “dettagli che fanno la differenza” dando ad ogn i capo quel tocco di unicità in più.
Personalmente se mi sono innamorata di questo brand è inanzittutto per lo spirito quasi retrò di alcuni capi, e per la versatilità e la “freschezza” di altri. Si tratta di un marchio con il quale poter giocare, trovando sempre l’outfit perfetto.
Infine, non è da sottovalutare la grande attenzione ai materiali. Noi mamme vogliamo tessuti e materiali di qualità per la pelle delicata dei nostri piccoli puntando soprattutto su tessuti naturali come il cotone, il lino, le flanelle e di filati come la lana, il cashmere, il mohair ed il cotone Pima.
Ecco un primo assaggio del meraviglioso mondo Malvi & Co. Siete curiose di sapere dove poter trovare il marchio? Cliccando qui una sezione “Shop” dove potere comodamente trovare il punto vendità più vicino!
Per maggiore informazioni vi invito a dare un’occhiata alla pagina Facebook Twitter e Pinterest del brand
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