Tra tre mesi faccio 30 anni. Continuo a dirlo e a ripeterlo un po’ “per esorcizare” la paura. Insomma. Vuoi mettere? A 30 anni mia mamma aveva già tre figli (aiuto). A 30 anni sei adulto. A 30 anni sei grande. A 30 anni sei responsabile (o quanto meno dovresti). Non ci posso far nulla. A me questo passaggio dalla giovane ventenne alla responsabile trentenne non vi va proprio giù.
Certo … cerco di compensare la cosa con un ipotetico regalone che potrei ricevere. Con una Chanel passa la paura mi dicono. Ah. Perfetto.
Facciamo una 2.55. Nera. Grazie.
Ieri mentre riflettevo all’organizzazione maniacale all’ultimo secondo della mia giornata (ricordiamo che la parola “organizzazione” non è nemmeno ancora mai pervenuta nel mio personale vocabolario) ed ero ferma ad una fermata di autobus, la mia intensa concentrazione è stata disturbata da un gruppo di ragazzini che festeggiavano (bigiavano?) l’ultimo giorno di scuola (ma poi com’è che in Italia la scuola finisce inizio giugno? Mistero …). Li guardavo, loro … quindicenni/sedicenni a malapena, con sigaretta in bocca, panze de fori, capelli colorati con tinte fai da te (di quelle che ancora profumano di amoniaca, di quelle che ti fai “in gruppo” con le amiche del cuore”) e trucco che farebbe rabbrividire persino Clio Make Up.
Sposto lo sguardo. Vedo la t-shirt d uno di loro. Stampa di ispirazione vintage. Tipo vecchia pubblicità. Ah carina dai. Oh no. Aspetta … cosa c’è scritto? “1984”. 1984 ???
Ok. Sono ufficialmente uscita dal cerchio ristretto ed invidiato dei gggiovini.
Ma siccome faccio sempre fatica a rassegnarmi, decido di togliermi questa (brutta) immagine della testa, e di andar a far la ragazzina da Liga a San Siro.
Biglietti regalati da mia sorella (Shib grazie!). Posti a sedere. Niente prato. Niente … anche lei ci vede già vecchi! Vabbè che ci ha pure fatto comodo … Ricordo per chi non lo sapesse ancora che Lui ha avuto la brillante idea di rompersi il ginocchio …
Arrivati (provateci voi a salire a piedi al terzo anello con uno dal ginocchio rotto … alla fine di quest’avventura mi daranno il diploma di badante di sicuro).
Età media attorno a noi: 65 – 70 anni. No ma davvero? Lato positivo della cosa: una signora mi vede seduta sulle scale. Mi chiama. “Signorina, ma venga quiiii non sta comoda sulle scale. Ma poi la schiena… povera stella dai”. Per poco non mi dava una merendina (avrei pure gradito).
Grazie al cielo davanti ecco uno spiedino di ragazzine sovra eccitate. Alla nostra destra, sulle scale (la signora aveva finito i posti a disposizione), una coppia si fa le canne. Come dire. Il Liga-concerto è bello perchè vario no? Non si diceva così?
Ecco inizia. Terza canzone. Lui sbuffa: “ne conoscessi una … di canzone…”.
Ottava canzone. Lui: “la riconosci?” – Io “si… ehm … ehm … ma sì è … ehm … La co… Ba … Letter… ehm …” – Lui: “ufff”.
Pausa. Liga parla al pubblico annunciando la prossima canzone. “Sono sempre i sogni a..”.
Agitazione tra le mie vicine alle spalle. “Che ha detto?” “Che son sempre i sogni” “Sì ma poi?” “eh boh non sento!” “Mariuccia che ha detto?” “Non ho sentito nemmeno io!” “Eh cavoli che audio! Non si sente bene!”.
Non ho risposto loro. La verità è che non avevo sentito manco io….
Arriva “L’odore del sesso”. Le ragazzine davanti a me si scatenano come non mai, facendosi selfie a raffica alternate con video-selfie, il tutto cantando a squarciagola abbracciandosi con tanto di occhiate maliziosi.
Mi interrogo. Ma oggi fan già sesso a 14 anni?
La risposta la dà Liga cantando. “A parte che gli anni passano … per non ripassare più!”. Già. Gli anni passano, come tutto del resto.
Il nostro ultimo concerto di Ligabue data dell’ormai “lontano” 2011. Nell’epoca “pre-Poussinou”. Eravamo ancora “giovani”. Forse no. Forse lo siamo ancora. Forse no.
In questi due anni tanti sono stati i cambiamenti. Quelli grossi come quelli piccoli.
Ma a pensarci bene …
Quello che mi turba di più …
E’ quel nuovo taglio di capelli di Liga.
Va bene che “gli anni passano”….
Ma questa Lucià’ …
Questa non te la perdono.
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camille
9 Giugno 2014Elise, con gio e il ginocchio rotto, come avrete fatto senza il posto a sedere? Tipo vi vedo già nel prato sudando con te che non vedevi niente, Giorgio che soffriva di dolore e già avrebbero iniziato le litigate! Ve l’ho risparmiata!
elise
9 Giugno 2014ahahahah sì infatti!!!!!! sicuramente oltre che farmi un bellissimo regalo di compleanno, hai contribuito alla salvaguardia della nostra coppia!