E oggi 25 marzo (uh cavolo eh no oramai siamo già il 26 … Mannaggia alle giornate piene zeppe di noi mamme tra lavoro, bimbi, mail, appuntamenti, spesa, pappa per i bimbi, bagnetto, telefonate, cena, arrosto (eeehhhh arrosto? Ma quando maiiii) e pseudo pulizie di casa che ci fanno perdere la cognizione del tempo, e soprattutto del tempo che passa. Ah ecco come è che sto per arrivare a 30 anni senza accorgermene. Segno che ci sia stato un errore..) bene dicevo oggi (o ieri che sia) 25 marzo, festeggio un compleanno.
Quello di Sarah Jessica Parker alias la mitica Carrie Bradshaw (come? Ah già oggi era anche il compleanno di Lui. Eh vabbè nel caso ne parliamo dopo. Mi sembra ora di minore importanza).
Chi di noi ragazze non ha mai guardato “Sex and the City”? Più di una semplice sitcom, una vera bibbia. E questo per ragazze e donne di tutte le età.
Eppure io all’inizio manco lo volevo guardare… Non mi attraeva affatto. È successo così.
Torno dalle vacanze e poco dopo mi faccio mollare dal ragazzo. Eh già. Essendo ancora in vacanza attuo un piano geniale (andare in discoteca tutte le sere, fare una dieta, bruciare le sue foto? Tagliarmi i capelli? No…star rinchiusa in casa con la spesa quotidiana al supermercato come unico svago). Geniale proprio.
Vabbè la mia amica Sarah, che già mi vede sprofondare sotto chili di cereali al cioccolato e litri di Pinot Grigio mi procura le prime stagioni della famosa sitcom. “Guardala” mi dice “ti cambierà le idee”.
Da li niente. Scatta la dipendenza. Una droga. E mi metto a pensare.
“Ma perché io mi impunto con un solo tizio, che oltretutto non ne vale la pena, mentre tutto New York a quanto pare se la gode allegramente con pluri-partners? Mmh. Interessante”.
“Ma come fa questa a scrivere un pezzo al giorno (la mia vita praticamente. Anzi no. Io ne scrivo 10) riuscendo a pagarsi un affitto a Manhattan e un paio di Manolo a settimana?”
“Ma forse dovrei iniziare ad uscire da sola senza nemmeno l’ombra di un’amica per incontrare il, o almeno uno dei tipi gggiusti?”
“Ah ma allora esistono? Da qualche parte nel mondo ci sono uomini che regalano diamanti così grossi senza neppure essere Richard Burton?”
“Come è che io a Milano non ho mai incontrato Simone Rugiati (per esempio) così, per strada, e questa a New York si imbatte sempre per caso in Mister Big? No … per dire”
“Ma il Cosmopolitan è davvero così buono?”
“Ah ma davvero puoi andare in giro con un cappellino fatto all’uncinetto, un foulard annodato al braccio e fare tendenza?”
Si beh … Vero che in compenso indossa Manolo Blahnik come se piovessero (ricordate quelle argento rubate ad una festa da amici?, quelle verde smeraldo? Oppure le deliziose scarpine “bagnate” dalla rotture delle acque di Miranda in ospedale (si quelle li erano da togliere il fiato), abiti da sogno, look firmati John Galliano, Dior oppure Sonia Rykiel (quella celeberrima maglia a righe solo out in tempo record).
Ma non possiamo neppure negare che tante volte ci ha proprio innervosito questa Carrie Bradshaw. Innanzitutto per questa devozione all’estrema per un uomo che l’ha presa a calci emotivamente parlando e si è preso gioco allegramente tornando dopo come se nulla fosse. Come? Siamo tutte un po’ così? Ma vaaa!!! Si vabbè solo un pochino però eh.
Ci ha dato fastidio quando ha mandato a quel paese quel povero Aidan, bello, virile, e pazzo di lei. Aidan se mi leggi scrivi pure all’indirizzo mail nella sezione contatti. Oh non ti sbagliare eh!
Infine il sommo del nervoso è stato raggiunto con il russo Alexander Petrovsky. Per il quale la nostra Carrie si isolò persino dalle sue adorate amiche e per cosa? Un po’ di poesia? (Cioè quando mai….), vodka e blinis? Oppure un abito Oscar De La Renta? (Beh pensandoci bene per quest’ultimo ci sarei cascata anch’io. Alla grande anche).
Insomma, ci è piaciuta e ci ha dato fastidio … Perché tutte noi in realtà avremmo voluto calare i panni di un ipotetica Carrie Bradshaw, oppure semplicemente di una Sarah Jessica Parker. Anzì. Siamo tutte un giorno, fosse anche per un ora, state un po’ Carrie Bradshaw.
Beh. Buona notizia. C’è speranza.
Si perché se questa “faccia adolescenziale” ti può portare ad un successo mondiale e una promozione in quanto it-girl e icona fashion oltre i 49 anni? Beh ragazze a questo punto c’è speranza per tutte noi.
Già. Sicuramente non scambierei la mia adolescenza contro la sua. Nemmeno il mio uomo con il suo (pure adultero… Per carità!!!) ma il mio guardaroba sicuramente!
P.s: auguri anche a Lui. Al mio Lui. Che non avrà un guardaroba in Sarah-Jessica-Parker-Style (man edition) ma ci stiamo lavorando.
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