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No alla dittatura della ” mamma copertina” !!!

  • 21 Gennaio 2014
  • By elise
  • 6 Comments
No alla dittatura della ” mamma copertina” !!!

Quando si diventa mamma, che sia per la prima volta o meno, il mondo si aspetta da te un esplosione di lacrime di gioia, un sorriso stampato 24 ore su 24 e uno stato d’anima pari ad un estasi perenne. Segno assicurato, ovvio, che le benedette ormoni della gravidanza facciano il loro effetto. Dopotutto è quella l’immagine alla quale siamo abituati!
Invece non sempre è così. Non sto parlando dei casi più o meno estremi di gravidanza indesiderata attenzione. Ma del comune e direi normale cambiamento che sconvolge una vita intera. Anzi di più di una.
Ricordo benissimo il giorno in cui senza ombra di dubbio quelle due lignette si sono presentate a me in modo più che esplicito. Ero ingenuamente abituata all’idea che: “meglio farne due di test perché il più delle volte il primo non sempre è chiarissimo”. Beh per me non è stato così. Credo che il colore blu violaceo di quella seconda fatidica lineetta non sarebbe mai potuto essere più vivido. Addirittura più acceso del primo. Una certezza quindi che veniva a dare risposte ai miei interrogativi dei giorni precedenti.
Non avendo veramente pianificato questa gravidanza ovviamente la mia reazione non è stata molto vicina alle pubblicità di Clear Blue… Anzi.. È iniziato tutto con un “oh c……” “E ora?”
Beh “e ora” bisognava annunciarlo al principale interessato.
E anche li…. Se sei una ragazza, molto probabilmente avrai sognato o immaginato questo ipotetico momento da tempo, sin da bambina, e magari imitando le scene straviste dei film. Potresti pensare di scrivere lui un bigliettino e nasconderlo sotto un tovagliolo, di comprare un piccolo body da lasciare sul suo cuscino, di chiamarlo “papà” così, in mezzo al discorso, oppure ancora di presentarti a lui con un cuscino a mo’ di pancione!
Non penseresti mai che anziché nei miglior ristorante con tanto di flûte di champagne ti saresti ritrovata in un ristorante/bar di quartiere, davanti ad un approssimativa tagliata al limone, con tanto di “E ora? Che dici? La birra la ordino lo stesso o no? Boh che faccio” – “Mah… Nel dubbio prendi una Coca”.
Io sono sicura, o almeno ci voglio davvero credere, di non essere stata l’unica a vivere questa sensazione. A vivere settimane con un punto interrogativo, per poi spendere altre settimane colme di ansia. Ce la faremo? Ce la farò?
E ecco che arriva il bello … Pian piano le “cose iniziano ad essere evidenti” per tutte una serie di persone. Arrivano le grida esaltate: “oooooooohhhhh un baaaaambiiiiiiino!!!!” E guai a te se non ricambi con altrettanta eccitazione! Poi arrivano le domande più o meno indiscrete che vanno a braccetto con i numerosi “consigli” mai richiesti ne tantomeno desiderati: “come lo chiamerai? A quante settimane sei (io sta cosa delle settimane ho sempre fatto fatica a seguirla tra parentesi), lo metterai al nido, lo ALLATTERAI? scusa saranno anche fatti miei cosa decido di fare col mio seno!
In pratica e in parole povere … Presto ci si ritrova in un vortice senza freni in cui gli altri vivono una gravidanza di cui sei quasi e soltanto spettatrice. E di certo non sono i giornali specializzati o i negozi di puericultura a salvarti . Anzi. Bisogna ammetterlo. Ci si ammette solo la mamma realizzata e già esperta che passa le giornate a parlare del futuro nascituro col mondo intero. Pagine e pagine di foto e pubblicità con radiose future mamme che spendono giornate ad arredare camerette accarezzandosi la pancia, che si riempiono di creme e vitamine varie, che, sempre sorridendo, loro chissà perché senza l’ombra di una smagliature ne gonfiori, persino con piedini snelli e non paragonabili a quelli di un elefante, pianificano già i primi mesi del bambino, dal nido ai prossimi esami da fare fino all’alimentazione e all’educazione perfetta che intendono dargli, loro, brave mamme preparatissime.
E mentre tu fai i conti con un corpo in mutazione totale, con i piedi gonfissimi (o uno solo nel mio caso tanto per complicare ancora un pochino di più le cose…), una pancia ingombrante, il mal di schiena, il bruciore di stomaco e un prurito assurdo, loro sprizzano bellezza e radiosità da tutti i pori, belle fini e slanciate con il pancione che sporge, una pelle sempre perfetta e una messa in piaga degna di quella di Kate Middleton appena dopo il parto. Ma andiamo!!!!!!!

Io ho fatto fatica. Non per mancanza di amore ci mancherebbe. Ma forse per istinto protettivo, per sentirla mia e solo mia, e anche sicuramente per la mia grande inesperienza in merito. Una cosa è certa. Anziché sovreccitarmi, il conto alla rovescia di tale sito, le mail personalizzate con tale offerta dei negozi personalizzati, non hanno fatto altro che ingrandire, ingigantire, stress e paura per questo futuro totalmente sconosciuto. Una preparazione forzata poi…. Perché come la storia insegna, la mia come sicuramente quella di tante altre, ogni gravidanza è a sé. Ogni parto è a sé. Ma non ce n’è. L’emozione immensa che ci si prova tenendo la propria piccola creatura tra le braccia per la prima volta è la stessa per tutti. Un sentimento forte, intenso ed incredibile. Nel bene come purtroppo a volte nel male. Io credo di non aver mai pianto così tanto. In un attimo (o quasi…. ) ero diversa. Un’altra persona. Non ero una mamma. Ero SUA mamma. E non c’erano riviste, siti o libri che tenessero. Nonostante non l’avesse mai provata prima, questa l’ho imparata da sola!

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By elise, 21 Gennaio 2014
  • 6
6 Comments
  • donatellaluna
    21 Gennaio 2014

    bellissimo 🙂
    ma chi era la mamma ? Io….?
    no perché dopo tre molte cose le ho pensate anch’io

  • Micol
    21 Gennaio 2014

    …senza parlare di altri piccoli disturbi che allegramente possono accompagnare la gravidanza, questo meraviglioso periodo in cui passi più tempo in bagno (di giorno E di notte) che non fuori! E di quei simpatici rotolini di ciccia che la maggior parte delle mamme butta giù grazie all’attività di mamma, peccato che non vale per me che oltre a questa splendida attività, lavoro anche fuori!!!

  • Juliette
    30 Gennaio 2014

    Bravissima!!!!

  • Ludivine
    30 Gennaio 2014

    Brava Élise!
    Mi riconosco in diversi punti. Bisogna veramente dire alle future mamme che non è sempre tutto bello ed è assolutamente normale (per un bel pò della mia gravidanza non mi sembrava normale di non essere euforica..) avere paura, incertezza e tanto stress! Au plaisir de te relire vite!

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